Grazzano 1936

Fotografie scattate in occasione dello scoprimento di una lapide all'esterno della casa natale di Pietro Badoglio (24 maggio 1936)
R0736568.001  Veduta del cortile di Casa Badoglio ripresa dall'alto dallo stabile confinante a sinistra; nel cortile si trovano due persone, sotto un porticato si intravvede il muso di un'automobile; sullo sfondo la chiesa parrocchiale. R0736568.002  Panorama del concentrico racolto attorno alla chiesa parrocchiale ripreso dalla zona del cimitero; si distinguono l'edificio scolastico e il campanile della chiesa di S. Spirito. R0736568.003  Facciata della casa natale di Pietro Badoglio vista da sotto l'arco d'ingresso. Tre uomini si affacciano alle finestre del piano terreno sotto cui è incollata una striscia con la scritta "W Badoglio", un altro uomo è in piedi sulla soglia della porta esterna di ingresso al salotto. Sulla destra a terra è posata una damigiana. R0736568.004  Facciata della casa natale di Pietro Badoglio vista dall'interno del cortile. Quattro uomini e una donna anziana sono in posa; a terra sulla destra alcune galline.
R0736568.007  Pietro Badoglio posa tenendo in mano una boccia; accanto a lui si trovano Giuseppe Capra segretario del Fascio di Casale, il farmacista  Ignazio Lusona che si ripara dal sole con un braccio e don Edoardo Coggiola parroco di Grazzano in abito talare e in mano due bocce. R0736568.008  Vista dal piazzale della chiesa parrocchiale della contrada Cavizzola (via Umberto I, poi via Pietro Badoglio) e di via Roma. Sulla destra è ben visibile il complesso di Casa Badoglio con l'adiacente proprietà del dottor Agostino Redoglia; in lontananza si scorge il profilo di Moncalvo. R0736568.013  Quattro uomini posano in una stretta via del concentrico di Grazzano; contro il muro si legge l'indicazione "Via Pietro Badoglio" (poi Via Aleramo, ora Via Pero Uccellino). Uno dei quattro porta una borsa di cuoio, forse destinata a contenere una macchina fotografica. R0736568.014  Don Edoardo Coggiola, parroco di Grazzano, sta leggendo le formule di benedizione della lapide celebrativa di Pietro Badoglio. Alla sua sinistra una vasta folla di ufficiali, fascisti e civili che sostano davanti al portone d'ingresso di Casa Badoglio. In prima fila si intravvede la feluca di un generale (gen. Mario Cerruti).
R0736568.015  Un folto gruppo di ragazze in costume "campagnolo" e recanti fiori sostano davanti alle serrande di uno stabile adiacente alla Casa Badoglio; accanto a loro alcuni civili, un carabiniere in grande uniforme e un gruppo di Balilla. Sul muro retrostante sono incollate strisce di carta con scritte celebrative e di propaganda ("W Badoglio Vice Re d'Etiopia", "W il Duce", "W il Re", W l'Esercito", "L'Italia avrà il suo grande posto nel Mondo") e un ritratto di Mussolini. R0736568.016  All'esterno della Casa Badoglio, dalle cui finestre si affacciano alcune persone, un drappo bianco ornato da due bandiere copre la lapide celebrativa; al di sopra si vede una fotografia di Pietro Badoglio, mentre più in basso sono incollate strisce di carta con frasi propagandistiche mussoliniane ("Credere obbedire combattere", "L'Italia avrà il suo grande posto nel Mondo", "Se ogni popolo ha la sua dottrina, da mille indizi appare che quella del secolo attuale è il Fascismo") e una composizione fotografica (Vittorio Emanuele III, Mussolini, Badoglio, Graziani). Sulla sinistra in ombra si intravvede una banda musicale, accanto al portone d'ingresso un Balilla monta la guardia tenendo in mano un moschetto: vicino a lui un carabiniere e un gerarca. R0736568.017  Veduta di parte del salotto di Casa Badoglio. Si notano la tappezzeria, le decorazioni del soffitto, due sedie e un trumeau tuttora superstiti. Sul mobile sono poste una campana di vetro e una statuina di San Giuseppe; alla parete un ritratto di Pietro Badoglio e sul tavolo, accanto a un vaso di fiori, una fotografia che ritrae Badoglio con altri personaggi al gioco delle bocce e un piccolo ritratto di persona sconosciuta (forse Giuseppe Badoglio fratello del Maresciallo?). R0736568.018  Il generale di brigata Mario Cerruti, comandante della Zona Militare di Asti, in grande uniforme grigio-verde con feluca, sciarpa azzurra, cordelline, decorazioni, sciabola e guanti bianchi sta uscendo dall'interno di Casa Badoglio. Sulla soglia si trova un fascista in uniforme che lo osserva; in cortile alcune altre persone. Sopra la porta d'ingresso è esposta una bandiera e da una finestra del primo piano pende uno stendardo tricolore.
R0736568.020  Nel crocevia tra la via Umberto I e la strada che conduce a Ottiglio si sta ammassando un'ingente folla. In primo piano un ufficiale di fanteria in grande uniforme, poi una scolaresca in uniforme fascista, un maresciallo dei Carabinieri e molti civili. Dalla piazza sta arrivando un corteo con alla testa il cartello "Viarigi": ne fanno parte avanguardisti, universitari, scolari e vari esponenti delle associazioni fasciste in uniforme. Sull'angolo della casa ripreso frontalmente si legge il cartello indicatore per Ottiglio-Casale. R0736568.022  Nel cortile di Casa Badoglio è riunita una numerosa folla di visitatori che conversano tra di loro; in primo piano un Figlio della Lupa e una bambina ripresa da tergo, probabilmente in uniforme fascista. Alcune persone entrano in salotto da un ingresso ora murato e altre escono dalla porta principale. Lungo la facciata dell'edificio sono tese due file di bandierine tricolori. R0736568.024  All'incrocio tra via Umberto I e via Colombaro una vasta folla è in attesa davanti a Casa Badoglio, mentre altre numerose persone continuano a giungere dalla piazza. Al di sopra della strada è teso un grande striscione con la scritta "Viva il Vicere". Sulla destra in penombra alcune Donne Fasciste in uniforme stringono tra le mani una fotografia di Badoglio. In primo piano il Segretario federale di Asti, Fortunato Vicari, parzialmente nascosto, conversa con un ufficiale dei Carabinieri.